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Camera SOMS
(Società Operaia Pel Mutuo Soccorso)
Anche a Vercelli, come in molte città e paesi d’Italia, alla metà dell’800 si costituì una
Società operaia Pel Mutuo Soccorso, l’assistenza e l’istruzione.
Gli imprenditori Bona, costruttori, nel 1852 figurano tra i soci fondatori della società di Vercelli, per questo abbiamo deciso di dedicare alla stanza questa istituzione oggi ancora attiva.
Stanza dei Bottoni
Nel 1861, anno dell’unità d’Italia, la famiglia Bona, a Vercelli, via Vinzaglio, realizzò uno stabilimento per la produzione di bottoni di corno; la fabbrica impiegava circa 150 operai e forniva grandi clienti in Italia e all’estero. I fratelli Bona presentarono i loro prodotti alle esposizioni universali ove ottennero prestigiosi riconoscimenti. Ricordiamo questi eventi dedicando alla stanza questo nome.
VERIFICA DISPONIBILITÀCamera del Disegno
A Vercelli, per imparare l’arte del disegno, nel 1850 fu costituito l’Istituto di Belle Arti, che teneva corsi di disegno e di architettura, di modellato di carattere tecnico-pratico, per muratori e artigiani. Tutti i capimastri e muratori della famiglia Bona, giovani e anziani, frequentarono i corsi dell’Istituto di Belle Arti: Nel 1972 Mario Bona e la collega Clara Censi si laurearono in architettura, si sposarono e iniziarono un’attività di progettazione con disegni realizzati a mano, con china nera, su tecnigrafo; Negli ultimi anni è arrivata l’informatica e la grafica computerizzata, i disegni sono diventati uniformi, forse freddi. Nella Camera del Disegno troverete disegni e schizzi originali, oltre a un bellissimo “murales” realizzato a mano, da Mario e Valentina.
VERIFICA DISPONIBILITÀLe camere sono climatizzate e dotate di scrivania, armadio, cassaforte e bagno privato con asciugacapelli e bidet. La connessione WiFi è gratuita.
Camera dell'Antica Grecia
Fin da fine ‘800, tutti i capimastri e muratori della famiglia Bona, giovani e anziani, frequentando i corsi dell’Istituto di Belle Arti, si appassionarono al bello e all’armonia delle forme. Argomenti che si ritrovano nell’architettura e nella cultura generale, prima della Grecia antica e poi della romanità. La ricerca della conoscenza dell’Antichità, hanno indotto Elena a intraprendere studi classici e poi farne un’attività imprenditoriale in campo, Conducendo attività e lavori archeologici con l’impresa edile di famiglia, Bona 1858 srl.
VERIFICA DISPONIBILITÀLa Stanza del Canale Cavour
Negli anni intorno al 1850, dal paese di Zumaglia (Biella) la famiglia di costruttori Bona si trasferì a Vercelli. Già nella primavera del 1859 l’impresa edile BONA fu incaricata, dall’Amministrazione, di tagliare gli argini dei canali e le strade e di allagare tutto il territorio vercellese: siamo durante la 3° Guerra di Indipendenza e in questo modo gli Austriaci che, occupata Vercelli avrebbero voluto dirigersi sulla capitale Torino, furono fermati da questo “grande lago” che non figurava sulle loro mappe militari (le risaie allagate e senza argini e strade, sembravano un grande lago); successivamente, nel 1863, l’impresa edile Bona partecipò alla costruzione di un tratto del Canale Cavour, una opera ingegneristica voluta dal Primo Ministro del Regno, Camillo Cavour. Il grande Canale, lungo circa 110 chilometri, ancora oggi distribuisce acqua alle risaie della provincia di Vercelli, di Novara e di Pavia.
VERIFICA DISPONIBILITÀStanza del Mulino
Negli anni intorno al 1850, dal paese di Zumaglia (Biella) la famiglia di costruttori Bona, composta da nonno, padri, figli, cugini, nipoti, si trasferì a Vercelli per svolgere l’attività di muratori capimastri. poi nel 1885 da imprenditori quali erano, diversificarono la loro principale attività, aprirono una Fabbrica Di Bottoni con 150 operai e poi un grande Mulino per cereali: il fabbricato del mulino, in cemento armato, a 6 piani fuori terra, è ancora esistente a Vercelli, in via Vinzaglio e oggi ospita una altra attività. fu scavato un nuovo canale di alimentazione che prendeva acqua dal torrente Cervetto, con chiuse e paratie per la regolazione dell’acqua: Il Mulino funzionò fino al 1908, poi una imprudente gestione finanziaria, portò alla vendita dell’attività e la famiglia Bona tornò a concentrarsi sul più consono lavoro di costruttori edili.
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